Gasparri spara a zero sul caso Scurati: "I documenti dimostreranno la verità"
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Gasparri spara a zero sul caso Scurati: “I documenti dimostreranno la verità”

Maurizio Gasparri

I dettagli del dibattito su Antonio Scurati e la presunta censura nella trasmissione di Raitre, con le parole di Maurizio Gasparri.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Stasera Italia su Rete4, Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e membro della Commissione Parlamentare di Vigilanza, ha fornito chiarimenti dettagliati riguardo le accuse di censura che hanno circondato il monologo non trasmesso di Antonio Scurati. Il politico ha categoricamente negato qualsiasi tentativo di censura nella trasmissione di Serena Bortone su Raitre.

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Il punto di Gasparri

Gasparri ha sottolineato, citando documenti che saranno presentati in Commissione di Vigilanza, che la direzione di approfondimento di Raitre aveva approvato il comunicato stampa che annunciava la partecipazione di Scurati già alle 18:43 di venerdì, ben prima della trasmissione. “Le accuse di censura sono una menzogna autentica, i documenti dimostreranno la verità in Commissione,” ha affermato Gasparri su Rete4.

Inoltre, è emersa una questione riguardante il compenso richiesto da Scurati, pari a 1.800 euro al minuto. Nonostante ciò, la direzione aveva pianificato di includerlo senza costi. Come indicato dalla dicitura “tg” (titolo gratuito) accanto al suo nome nella scaletta della trasmissione di Bortone. “Questo è un chiaro esempio di come le discussioni interne siano state fraintese,” ha commentato il capogruppo di Forza Italia.

Dibattito su compensi e valori

L’integrità di un impegno politico può essere misurata in termini monetari? Questa domanda emerge spontanea dal dibattito. Gasparri ha evidenziato come l’episodio sia stato trasformato in una falsa narrazione di censura: “Non si tratta di censura, ma di un disaccordo economico mal interpretato,” ha ripetuto durante l’intervista su Rete4.

Sabrina Scampini, presentatrice di Quarto Grado e ospite della trasmissione, ha evidenziato una mancanza di indagini approfondite. A cui Gasparri ha risposto confermando il suo ruolo attivo nella Commissione di Vigilanza per garantire trasparenza e verità: “Le indagini che ho condotto dimostrano che non c’è stata alcuna censura, e i documenti lo confermeranno.

Gasparri su Rete4 ha chiarito che la libertà di espressione non è stata compromessa, ma piuttosto mal interpretata in questo specifico contesto.

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ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2024 13:01

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